Tutti vogliono viaggiare in treno – Luke’s travels

Seconda e ultima parte di racconti speditimi da Luca sui suoi viaggi sul temutissimo regionalino del primo pomeriggio.

Vi chiedete perché temutissimo? Perché semplicemente quel treno, come tutti i treni che effettuano mille fermate, sembra che attiri a se quanti più stramboidi possibile.

Vi chiedete perché ultima parte? Perché semplicemente (e soprattutto finalmente) gli è stata consegnata la macchina e ora può tornare a prendere il treno in orari più consoni.

Ricordo a tutti che le storie sono pubblicate esattamente come mi sono state inviate tranne le ultime due che sono scritte di mio pugno.

“Il ragazzo di campagna”

Un’altra delle mie spassosissime avventure sul regionalino TAF (Treno Alta Frequentazione)… Questa volta meno spassosa per me in quel momento, ma adesso a ripensarci non riesco a pensare ad altro che alla scena del film “Il ragazzo di campagna” con Renato Pozzetto, un cult!!!

Dunque la vicenda inizia a Chivasso dove il trenino si ferma qualche minuto in più per lasciar passare il Torino-Milano, scendono tutti gli studentelli rimanenti della bolgia che fa la tratta Porta Susa-Settimo-Chivasso e sale una ragazza che si va a sedere due posti avanti a me, ad un tratto sale un tizio dall’aspetto innoquo, un NERD cresciuto, che si viene a sedere vicino a me, notare il fatto che la carrozza era deserta a parte la tizia giunta in precedenza! Io non faccio una piega e continuo a farmi i cazzi miei…

All’annuncio dell’arrivo del Torino-Milano, la ragazza si alza e rivolgendosi a noi:

Ragazza: “Scusate, ma questo treno va a Novara?”

Io: “Se devi andare a Novara fai prima a prendere l’altro, arrivi prima!”

Ragazza: “Ah…ok…grazie ciao!”

Il NERD neanche una piega, ma intanto tira fuori dallo zaino la Settimana Enigmistica ed inizia a studiare un cruciverba. Il treno riparte ed il tizio incomincia a comportarsi in maniera un po’ sospetta, emettendo strani versi continuando il suo passatempo, io incomincio a preoccuparmi quando con la coda dell’occhio intravedo che mi osserva…passano lunghissimi minuti e sottolineo lunghissimi ed il PRESUNTO GAY cerca di attaccare discorso, ma io cerco di stare sulle mie pregando che non aumentino le pressioni psicologiche a cui sono sottoposto.

Ad un tratto il GAY NON PIU’ PRESUNTO fa degli apprezzamenti al sottoscritto, tempestivamente respinti con il mio notissimo savoir faire:

Io: “Guarda che non mi interessa ed il fatto che io sia ancora seduto in questo posto è dovuto al fatto di aver paura di essere preso alla sprovvista da qualche cefalo!!!”

GAY: “Ma che cefalo? Non ce ne sono qui!”

Io: “No? Uno sicuro c’è, e sicuramente sarebbe felicissimo ce ne fossero altri!!!”

Nel frattempo il treno giunge a Torrazza…prima fermata dopo Chivasso, il tempo totale trascorso sarà stato 10 minuti, come dicevo prima i 10 minuti più lunghi della storia!!! Il GAY si alza e scende salutandomi a suo modo, anche io lo saluto con una tipica espressione che sicuramente il tizio prende come augurio… E’ la prima volta che, viaggiando in treno, ho veramente temuto della mia incolumità nonostante le tantissime situazioni vissute negli anni tra treni sgangherati e pseudo-attentati ferroviari.

Un treno per tutti gli usi!

Come tutte le mie avventure in treno sulla linea Torino-Milano, anche questa sembra pura fantasia, ma è reale…

Arrivo alla stazione di Torino Porta Nuova, ultimamente arrivo in anticipo per evitare di perdere il regionalino che è l’unica cosa che mi porta a casa, in paese in tutto il pomeriggio, che bel servizio eh?

Dunque arrivo sul binario aspetto che il personale delle pulizie finisca di preparare il treno e noto che, stranamente, ad attendere sul binario ci siano altre persone che di solito non vedo.

Penso io: “qualcun altro che si ritrova momentaneamente senza macchina come il sottoscritto c’è sempre!”, ma ad un tratto noto che il tizio, appena scendono gli addetti alle pulizie, salta sul treno e si fionda nel cesso appena pulito (il quale, finché il treno non parte deve restare chiuso a chiave, sarà il capotreno ad aprirlo prima di giungere alla prima stazione); infatti il tizio pur non facendo parte del personale Trenitalia e con aria molto circospetta fa comparire la mitica chiave passepartout FS ed apre il cesso…va beh!

Nel frattempo anche io salgo sulla carrozza e vado a sedermi nel mio solito posto al piano superiore, poi arriva il tizio e va a sedersi tre posti avanti a me, dove in questi treni è situata una presa di corrente che ho sempre pensato fosse solo di servizio, non so per attaccare l’aspirapolvere, oppure che non avrebbe mai funzionato (ed anche in caso di effettiva necessità dubito che chiunque si sia mai azzardato ad usarla senza mettere in conto la possibilità di fulminare tutto, treno compreso!!!);

Il tizio si siede tira fuori dalla borsa l’Ipod ed il giornale e, mentre legge quest’ultimo, mette a caricare l’Ipod!!! Miracolo la presa funziona!!!

Dopo circa 20 minuti, all’annuncio dell’imminente partenza del treno, lo osservo e penso: “secondo me adesso scende dal treno”, non faccio in tempo a finire il pensiero ed il tizio raccoglie tutte le sue cose, scende e se ne va.

Avevo visto giusto il tizio ha trovato un nuovo utilizzo del treno, ampliando la definizione di servizio pubblico!!!

Speedtest

A molti sarà capitato di trovarsi su di una carrozza un po’ “ballerina”, un giorno mentre il buon Luca se ne stava tornando a casa seduto sulla pratica carrozza di testa si è gustato questo dialogo tra il capotreno e il macchinista:

capotreno: “Puoi mica rallentare che qua c’è una carrozza che ‘balla’ troppo”

macchinista: “dimmi quando basta…”

A questo punto il capotreno si mette in piedi in mezzo alla carrozza…

capotreno: “ancora…ancora un po’…”

…e via così finché…

capotreno: “ecco, adesso va bene…”

Questa si che è una messa a punto di fino!

Agitata non mescolata

Solito treno delle 7:00 AM e solito controllore che passa a controllare gli abbonamenti come ogni 1° del mese. Una signora, come tutti gli altri, gli passa l’abbonamento, lui la guarda e gli dice…

controllore: “guardi che le scade tra un mese…”

signora: “LO SO CHE È VALIDO PER UN ALTRO MESE!!! SONO ANDATA A RINNOVARLO E NON ME L’HANNO VOLUTO FARE!!!”

controllore: “volevo solo dirle che è valido per un altro mese…”

signora: “ME L’HA DETTO UN SUO COLLEGA FERROVIERE CHE È ANCORA VALIDO…”

controllore: “ma signora stia calma, volevo solo dirle… ”

signora: “…POI SI SA CHE VOI FERROVIERI NON AVETE MAI VOGLIA DI LAVORARE…”

controllore: “guardi che volevo solo avvertirla per farle un favore, non c’è bisogno che si agiti!”

signara: “NON SONO AGITATA!!!”

$passeggero_che_non_si_fa_i_cazzi_suoi: “chissà se si agitava…”

signora: “meglio che non mi vediate agitata!!!”

Show pietoso che però mi ha fatta iniziare la giornata col sorriso sulle labbra (terrificante quanto ormai basti poco).

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