Tutti vogliono viaggiare in treno – Le storie Vol.1

treno di pendolariVolenti o nolenti esistono luoghi in cui non si vorrebbe stare ma che per qualche ragione si è costretti a frequentare, così capita che la gente si trovi a viaggiare in treno tutti i giorni.

Alcuni pendolari però riescono a divertirsi anche in treno, d’altra parte come si fà a non divertirsi?

Gli uomini preferiscono le more

Per una donna deve essere particolarmente interessante viaggiare in treno, si incontrano sempre persone disposte a rivolgerti apprezzamenti e complimenti.
Una volta una mia amica perde il treno, per non aspettare alla stazione per un’ora prende uno di quei sfigatissimi regionali che fermano in tutte le stazioni. Ovviamente a bordo praticamente non c’è nessuno, ma comunque le si siede davanti un vecchietto. Lei si mette al leggere dopo un pò però sente che il vecchietto ha il respiro decisamente affaticato, “oh poverino…sta male…” pensa lei ma guardando meglio il vecchietto non stava male ma…bhe diciamo che la stava trovando molto carina…

Non aprite quella porta

Ogni tanto ad allietare i viaggi dei pendolari ci pensano i rumori prodotti dal treno (anche se la normalità vorrebbe il silenzio o quasi). Fra i più piacevoli per le orecchie (???) ci sono senza dubbio i fischi continuati e prolungati delle porte che per qualche motivo, chissà poi perchè, non funzionano come dovrebbero.
Quando arriva un controllore (dopo 30 minuti di strazio) un passeggero gli fa notare il malfunzionamento della porta ed il solerte controllore si appropinqua a risolvere il problema…
NB: il tutto si svolge col treno in movimento!!!
$controllore si avvicina, cerca di bloccare la porta ma questa invece si apre…a questo punto $controllore informa $capo_treno del problema che arriva in aiuto del suo collega…
NB: se da questo punto in poi i dialoghi vi sembrano quelli fra due sordomuti che non parlano col linguaggio dei segni è normale…
$capo_treno: “chiama $macchinista e digli di rallentare che abbiamo una porta aperta”
$controllore: “pronto sono $controllore, puoi rallentare e/o fermarti che abbiamo una porta aperta e la dobbiamo chiudere.”
…il tempo passa…
$capo_treno: “ma gli hai detto che abbiamo una porta aperta e di rallentare?!”
$controllore: “certo”
$capo_treno: “allora richiamalo!!!”
…la telefonata si ripete uguale a prima ed il tempo passa…
$capo_treno: “miiiiinchia ma è coglione?! Gli hai detto di fermarsi che abbiamo una porta aperta?! Adesso lo chiamo io…”
Inizia la telefonata…
$capo_treno: “ciao senti sono $capo_treno…FERMATI che abbiamo una porta aperta!!! è pericoloso!!!”
$macchinista probabilmente controbatte dicendo che così perde tempo…
$capo_treno: “miiinchia ma per una volta che perdi 5 minuti cosa ti cambia?!?!?!”
…magari fosse solo una volta, comunque convinto il solerte macchinista a fermarsi i due bloccano la porta ed il treno riparte…il sibilo ricomincia…i due cercano di ribloccare la porta…la porta si apre nuovamente…
$capo_treno: “cavolo è proprio rotta, questa dobbiamo bloccarla dall’esterno quando arriviamo a Vercelli…”
peccato che a Vercelli mancano ancora 20 minuti!!!

Il risolutore

Il bello di viaggiare in treno è che si incontrano sempre persone allegre e spensierate (???) felici della loro condizione di pendolari.
Così capita che di prima mattina, treno delle 7:00 AM, ci sia un gruppo di “lavoratrici della notte” intente a ciarlare nel loro idioma (ovviamente a voce alta) che chiaramente non permette ai tristi pendolari di dormire, finché non arriva un controllore…
$controllore: “ragazze, parlate piano, c’è gente che dorme…”
figo finalmente un controllore che si fà rispettare!
$controllore: “B I G L I E T T I  ! ! !”

Prova a prendermi

Per alcuni pagare il biglietto è optional, chissà perchè poi visto che il servizio è così efficiente, questa gente infatti preferisce giocare a guardia e ladri con il controllore. Il pendolare si abitua presto a vedere gente che scappa come nelle sitcom di Benny Hill ma alcuni fanno più ridere di altri…
Arriva $controllore, $tizio_apparentemente_normale si accorge di $controllore quando ormai $controllore è a 1 metro da lui, lo guarda, $controllore lo guarda e lui si alza e scappa…
Non mi è chiaro dove volesse scappare visto che eravamo praticamente nella carrozza di coda, sta di fatto però che lascia li valige e giubbotto. $controllore che evidentemente non è stupido si siede girato di spalle e lo aspetta.
Ovviamente $tizio_apparentemente_normale torna a prendersi la sua roba e viene beccato da $controllore, mi sà che gli conveniva pagare il biglietto…

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5 Comments

  1. Tommaso says:

    storie fenomenali!

  2. Sukkorola says:

    Non male. In effetti trovo anch’io stupefacente come l’idioma delle lavoratrici della notte debba obbligatoriamente essere urlato, altrimenti probabilmente non si capiscono. Mah…

  3. Noko says:

    ma le lavoratrici della notte in che cakkio di lingua parlano?

    P.S. A nessuno interessano i R.E.M.?

  4. MRG says:

    mi sembra che sia uno strano dialetto con parole in francese e inglese, va a sapere…
    Il perchè debba essere urlato non mi è chiaro, magari è questione di abitudine…se no nella savana non si sentono…

  5. Bonz says:

    E’ che vendono anche i buchi delle orecchie durante la notte. Quindi hanno un po’ di problemi di udito la mattina.
    … poveracce.